Che tempo fa?

Quanti di noi si sono fatti delle domande sul clima del tipo: Ci si bagna di più correndo o stando fermi sotto la pioggia? Perché i fulmini sembrano avere una macabra predilezione nell’uccidere le pecore? Perché non è possibile pattinare … Continua a leggere

Clima e cambiamenti climatici

terra_universoIl clima negli ultimi decenni ha avuto grandi variazioni. Negli ultimi tempi la temperatura grazie all’inquinamento e al surriscaldamento solare è salita. Rischiamo anche di perdere le stagioni grazie a questi sbagli di temperatura. Per esempio quest’estate è stato sempre freschino e la maggior parte dell’estate a piovuto. Nell’estate 2003 ha fatto troppo caldo e quasi abbiamo toccato i 48 gradi cosa negativa, perché prosciugò tutti i laghi e i fiumi, si possono capitare stagioni così ma c’è un grande rischio e pericolo per la terra. I ghiacciai si stanno sciogliendo e grazie a questo c’è sempre più acqua negli oceani e alcuni animali sono a rischio di estensione. L’emergenza climatica è una drammatica realtà. Ci stiamo avventurando verso un surriscaldamento del pianeta di oltre 4°C con scenari apocalittici se non interverremo rapidamente. Gli scienziati dell’IPCC,  il panel intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici dell’ONU, avvertono che non è più possibile continuare su questa strada. Per evitare la crisi climatica si deve agire entro alcuni anni riducendo le emissioni di gas serra almeno del 95% entro 2050, questo contribuirà a contenere il riscaldamento del pianeta almeno sotto la soglia critica, 2°C. I governi attualmente in carica, pertanto, hanno enormi responsabilità. In assenza di misure efficaci, tra le possibili previsioni per i prossimi decenni sembra inevitabile che tempeste e inondazioni si abbatteranno con sempre maggior intensità sulle zone costiere del mondo provocando lo spostamento di milioni di persone; il riscaldamento del clima modificherà le zone forestali e le zone umide causando danni, a volte irreversibili, all’intero ecosistema; il riscaldamento globale provocherà l’innalzamento del livello dei mari mettendo a rischio le popolazioni costiere; le infiltrazioni  di acqua salata a livello costiero dovute all’innalzamento del livello dei mari diminuiranno la qualità e disponibilità di acqua dolce e potabile. Comunque sia se tutto quel che accadrà di male alla terra è in gran parte per merito nostro. Dobbiamo rispettare più la natura.

Abbiamo una buona alimentazione?

Possiamo fare davvero qualcosa come singoli per arrivare a un consumo sostenibile e come ci illustra l’articolo (http://www.museoenergia.it/docs/file.php?id=345)  è molto facile, tutto questo è dovuto da soli tre fattori: Il cibo L’energia usata in casa I trasporti E bene si, … Continua a leggere

Impatto ambientale e le nostre decisioni!

I nostri stili di vita influenzano anche la nostra vita futura e quella delle giovani generazioni, e la nostra alimentazione condiziona il futuro del pianeta. A tal punto influenziamo l’ambiente che l’era geologica in cui ci troviamo a vivere è stata definita “Antropocene”, termine avanzato per la prima volta negli anni Ottanta e reso popolare nel 2000 da Paul Jozef Crutzen, premio Nobel 1995 per la Chimica, e James Ephraim Lovelock, padre della teoria di Gaia. La definizione di Antropocene, che è stata sottoposta alla International Union of Geological Sciences, enfatizza il fatto che nell’ultimo secolo, l’uomo è divenuto assai più responsabile che in passato dello stato del pianeta, come risulta dall’andamento delle emissioni di anidride carbonica (CO2), di metano (CH4) e di protossido d’azoto (N2O), gli ultimi due fortemente connessi con l’alimentazione (e il metano ha un valore di riscaldamento pari a circa 25 volte quello della CO2).

Andamento delle emissioni di gas serra

Circa il 15% delle emissioni globali di gas serra è dovuto all’agricoltura, cioè alle pratiche agricole di coltivazione e agli allevamenti.  Se consideriamo l’intero ciclo di vita dalla produzione al consumo, le emissioni di gas serra dell’alimentazione umana possono essere molto più elevate. In Italia ad esempio ammontano a circa il 25% delle emissioni totali del Paese.

È aumentata la popolazione, soprattutto quella urbanizzata, tanto che dal 2010, quest’ultima ha “sorpassato” la popolazione che risiede in aree rurali del pianeta: ormai, più del 50% della popolazione mondiale vive nelle aree metropolitane, con effetti importanti che si ripercuotono sui consumi energetici, perché aumenta la necessità di trasportare le merci, si modificano i consumi alimentari e per soddisfarli si interviene massicciamente sul territorio, per esempio, con la deforestazione, con conseguenze pesanti anche per quanto riguarda il riscaldamento globale del pianeta. La vegetazione, insieme al mare, è infatti in grado di “riciclare” circa il 50% della CO2 emessa nell’atmosfera, ma la deforestazione limita progressivamente tale capacità.

Sostenibilità e PIL: una correlazione inversa?

L’impatto ambientale dell’alimentazione è correlato strettamente allo sviluppo economico e sociale dei paesi del mondo ed è direttamente proporzionale alla crescita del PIL. Infatti, se osserviamo il contributo in CO2 dell’agricoltura dei diversi paesi, notiamo che quelli a sviluppo più recente, con crescita più rapida del PIL (i cosiddetti BRIC) sono anche quelli con più elevate emissioni.

Emissioni di CO2 procapite dall’agricoltura nel 2000 da parte dei 25 principali paesi emittenti (Fonte: WRI)

Il consumo di carni è, in un certo senso, un paradigma di tale correlazione ed è anche per questo che viene richiamato di continuo. In Cina, per esempio, mentre il consumo annuo di riso è sceso da 100 a 60 Kg per persona negli ultimi 50 anni, nello stesso periodo il consumo di carne è passato da 10 a 60-70 Kg.

L’impennata dell’indice di sostenibilità

Il cittadino italiano medio, con la propria produzione agricola e con l’alimentazione, inquina meno del cittadino statunitense e anche meno della media europea, merito, forse, dell’ancora persistente fedeltà alla Dieta Mediterranea (la cui aderenza sta tuttavia diminuendo). Malgrado ciò, l’indice di sostenibilità, – cioè il rapporto tra la quantità di energia necessaria per produrre una unità di cibo e il contenuto di energia metabolica che tale cibo apporta all’organismo, – è ormai del tutto sbilanciato: oggi è di circa 100:1. In altre parole, utilizziamo 100 unità di energia per produrre l’energia metabolica di cui abbiamo bisogno. Per secoli e fino agli anni Settanta del Novecento, questo indice è rimasto di poco superiore all’unità.

La Doppia Piramide è un modello accessibile per comunicare lo stretto rapporto che esiste tra adeguatezza nutrizionale e sostenibilità ambientale, con una correlazione inversa tra alimenti salutari e impatto ambientale. Con gli indicatori Carbon, Water ed Ecological Footprint, la porzione ambientale della Doppia Piramide tiene conto delle emissioni di CO2, del consumo di acqua e del “consumo” di territorio. A tali indicatori è stato aggiunto di recente il Nitrogen Footprint, per rappresentare in modo ancor più fedele l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente.

Come ritrovare il necessario equilibrio

Quanto più complesso e articolato è il processo di produzione e il ciclo di vita di un alimento, tanto maggiore è il suo impatto sull’ambiente. Dal punto di vista del consumo di territorio, abbiamo ormai consumato l’equivalente di quasi 2 volte e mezzo del pianeta Terra. Certo, la responsabilità non è tutta dell’alimentazione, ma non vi è dubbio che essa pesi molto in termini ambientali.

Il problema è come trovare un equilibrio e come tradurre questi concetti al consumatore, perché li possa comprendere e possa scegliere di aderire a un’alimentazione sostenibile. In questo campo, gli “schieramenti” (per esempio, carne contro verdure) non funzionano; ciò che va fatto è molto più semplice e meno “manicheo”: si tratta di comprendere che basta ridurre gli eccessi alimentari, per bilanciare meglio la nostra dieta settimanale.

Sviluppo Sostenibile

L’altro giorno il noimages (2)stro professore durante la sua lezione ci ha parlato dello sviluppo sostenibile, per sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo in grado di assicurare  «il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri».
Il concetto di sostenibilità, in questa accezione, viene collegato alla compatibilità tra sviluppo delle attività economiche e salvaguardia dell’ambiente.

Lo sviluppo sostenibile è un processo indirizzato  al raggiungimento di obiettivi di miglioramento ambientale, economico, sociale ed istituzionale, sia a livello locale che globale, In tale definizione, viene introdotto anche un concetto di “equilibrio” augurabile tra uomo ed ecosistema, alla base di un’idea di economia per la quale il consumo di una determinata risorsa non deve superare la sua produzione nello stesso periodo.

Possiamo salvaguardare il nostro ambiente ma anche il nostro benessere con piccoli gesti e far uso di nuove tecniche che riescono non soltantanto a rendere il nostro presente migliore ma anche in certo modo anche farci spendere meno, e su questa cosa il nostro professore ci ha fatto riflettere molto facendoci questa domanda:

“Se in tutto il mondo solo una persona utilizza tecniche o cose che ci aiuta e ci fa risparmiare come la lampadina a risparmio energetico, questa persona può fare la differenza?”

Per me può sembrare un pò banale ma se una persona ci crede veramente e pensa che sia giusto per un futuro migliore deve continuare a crederci e a portare avanti le sue idee perchè anche se è solo una persona quella persona può fare la differenza.images (3)

OGM!!

Io, a parere personale sono contro gli OGM. Perché non è giusto modificare la natura di un’organismo, oltretutto la modifica del DNA di quest’organismo può causare pericolo a noi persone che consumiamo un’alimentato con la sua natura modificata.

Gli OGM sono organismi geneticamente modificati, cioè alimenti a cui viene modificato il DNA tramite ibridazione e selezione o mutagenesi. Di solito gli OGM vengono applicati nei campi dell’alimentazione, dell’agricoltura, nel settore zoologico e nei campi medici.

Nel campo medico sono stati inventati vaccini che aumentano la protezione del sistema immunitario, cosa che da parte dei vaccini normali non viene fatto, o almeno viene fatto in piccole parti. Solitamente un vaccino normale tende ad uccidere il batterio che causa la malattia e stop, invece questi vaccini oltre a letalizzare il batterio che causa la malattia rafforzano pure le difese immunitarie.

In italia c’è una legge che vieta la produzione degli OGM, ma non vieta l’importazione.. Diciamo è un po’ una contraddizione perché è una rimessa per l’economia. Pure noi potremmo produrla e commercializzarla nel mondo ma data la legge non possiamo e ne siamo vincolati. ogm_fruit_005

Uno degli svantaggi del OGM è che tramite la modifica del DNA c’è la possibilità che, non produca ciò che vogliamo o almeno potrebbe causare problemi alle specie future.

Come penso anche non è normale un pomodoro che aprendolo ci trovi un’arancio. Vengono fatti incroci che vanno contro natura e non sappiamo cosa possono causare al nostro organismo.

Quindi come ho già detto sopra sono contro OGM nel settore alimentare ma no nel settore della medicina. Perché come può causare benefici causa anche problemi.download

Sviluppo sostenibile.

Oggi in classe abbiamo parlato di sviluppo sostenibile. Lo sviluppo sostenibile è la salvaguardia che noi  abbiamo verso l’ambiente. Nel 1992 c’è stata una conferenza a Rio dove dal UNCED sono stati presi alcuni accordi per salvaguardare l’ambiente. Salvaguardare l’ambiente è una cosa importante perché ciò che noi facciamo di mala alla natura oggi la natura lo renderà a noi. Se noi oggi togliamo o sacrifichiamo la natura o esauriamo risorse vitali che ci regala la natura le prossime generazioni non potranno mai godere di questi benefici. Nel mentre affrontavamo questo argomento in classe è saltata fuori una discussione su come gli animali potevano nuocere o no la natura, ed alcuni hanno detto che secondo loro non causano problemi ma sono tutti favorevoli invece altri hanno detto il contrario. Io penso che si tutti gli animali siano favorevoli alla natura ma non sempre sono di aiuto. Esiste il ciclo vitale e ciò con cui la natura vive e va avanti. E per la salvaguardia dell’ambiente penso che dobbiamo essere più generosi verso la natura e di doverla rispettare di più perché se non viviamo è grazie ad essa che ci regala aria.

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Riscaldamento globale

143342458-8fd8c994-d04b-490e-a3f8-91bbbff38111Sono stati gli oceani a frenare negli ultimi 15 anni il riscaldamento globale, che ha caratterizzato l’ultima parte del XX secolo. Secondo i valori riportati dal bollettino dell’organizzazione la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera atmosfera ha raggiunto il livello di 396 ppm (parti per milione), che corrispondono al 142% rispetto al livello preindustriale. Metano e ossido di azoto sono rispettivamente il 253 e il 121% rispetto ai livelli precedenti il 1750. Per effetto dei gas serra, la capacità della Terra di trattenere la radiazione solare invece di disperderla nello spazio è aumentata del 34% rispetto al 1990.

In Cina le emissioni di gas serra sono aumentate del 4,2% a causa di un’economia ancora troppo improntata sul carbone. Negli Stati Uniti l’incremento è stato del 2,9%, per via di un nuovo boom del carbone a scapito dello shale gas. L’India, Paese che sta conoscendo una grande crescita economica, ha visto aumentare le sue emissioni di CO2 del 5,1%. In Europa le emissioni sono invece in calo dell’1,8% ma preoccupa il ritorno al carbone di Paesi come la Finlandia, la Polonia e la Germania. La maglia nera spetta però alla Cina.noltre bisogna sviluppare tecnologie più affidabili per la cattura e lo stoccaggio del carbonio. Gli analisti spiegano che alcuni Paesi non stanno facendo abbastanza per ridurre il loro impatto sul clima, malgrado siano i principali responsabili deicambiamenti climatici. L’impegno, concludono gli esperti, dovrebbe essere proporzionato ai danni commessi, mentre oggi è sbilanciato, con nazioni virtuose che pagano un prezzo alto, e Paesi che inquinano indisturbati, compromettendo gli sforzi globali per la mitigazione del riscaldamento globaleSi tratterebbe insomma di una sorta di “stop and go” delle temperature,  piuttosto che di un’inversione di tendenza. Quello che invece appare chiaro, è che la strada verso una soddisfacente comprensione dei reali meccanismi che stanno alla base delle complesse relazioni esistenti tra i diversi elementi del sistema clima, si prefigura ancora lunga e tortuosa. Per il momento il riscaldamento globale sembra fermo, ma potrebbe riniziare a momenti, sta a noi gestire la situazione..  images

RISCALDAMENTO GLOBALE

Il riscaldamento globale è un innalzamento della temperatura sulla superficie terrestre, questo aumento di temperatura è dovuto da una parte a cause naturali (l’irraggiamento solare combinato con il naturale effetto serra dell’atmosfera) ma una parte più importante è dovuta alle attività umane … Continua a leggere