FOSSILI…

All’inizio del 1800 gli scienziati giunsero finalmente alla conclusione che i fossili erano i resti più o meno modificati di organismi vissuti milioni di anni prima, e da allora la paleontologia, la scienza che li studia, ha fatto enormi balzi in avanti.
Più anticamente le idee erano molto confuse e la teoria maggiormente accreditata considerava i fossili, queste strane pietre dalla forma bizzarra, come forme di vita a cui Dio non aveva distribuito l’anima, in due parole esseri viventi mancati.

Il termine fossile (dal latino fodere, scavare) in paleontologia abitualmente viene usato per indicare resti integri o parziali di organismi un tempo viventi, più in generale viene usato per una qualsiasi testimonianza di vita geologicamente passata (antecedente all’epoca attuale): resti animali, quali ossa, denti,uova, conchiglie; resti vegetali, quali foglie, tronchi, pollini; evidenze di attività vitale (strutture di bioturbazione come tane e orme); tracce legate all’alimentazione (coproliti)

In maniera molto semplice si può definire un fossile come il risultato di un processo che inizia con la morte di un qualche essere vivente, prosegue con il suo seppellimento e termina con la sostituzione delle molecole organiche dell’essere stesso con le molecole inorganiche presenti nel sedimento in cui è seppellito.
In realtà solo una piccolissima parte degli organismi vissuti nel passato si è conservata allo stato fossile. Normalmente i resti di un animale o di una pianta si decompongono completamente nel giro di pochi anni non lasciando alcuna traccia della loro breve esistenza. Affinché ciò non avvenga occorrono due distinte condizioni: che l’organismo subisca un rapido seppellimento, e che l’organismo possieda delle parti dure (vedremo che questa seconda condizione non sempre necessita di essere soddisfatta).

La paleontologia, è una branca della geologia che si occupa dello studio delle antiche forme di vita e si basa sull’esame dei fossili, ossia dei resti o delle impronte di organismi del passato, che si sono conservate fino a noi. La maggior parte dei fossili ritrovati rappresentano resti parziali di animali (denti, ossa, frammenti di conchiglie ecc…), è infatti molto raro ritrovare resti di animali completi. Questi sono casi eccezionali dovuti a speciali condizioni climatiche e geologiche che possono permettere una perfetta conservazione (come imammut trovati congelati nella tundra siberiana e dell’Alaska, o i resti di tardigradi scoperti in una grotta, molto asciutta, del Nevada).
Ritrovi,